Buongiorno! Ecco a voi una nuova recensione!
TITOLO:
Il garzone del boia
AUTORE:
Simone Censi
GENERE:
Giallo storico
PREZZO:4
euro (ebook)
TRAMA:
Ambientato
nell’Italia dell’Ottocento, “Il garzone del boia” è la
storia romanzata del più celebre esecutore di sentenze capitali
dello Stato Pontificio, Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta,
raccontata dal suo aiutante, comprato per pochi soldi dalla famiglia
di origine per farne il proprio garzone.
Una visione assai diversa, a volte in contrasto con quella del proprio Maestro che vede il mestiere del boia come una vocazione, mentre per il buon garzone è solamente una scelta obbligata dalla quale fuggire alla prima occasione.
Gli eventi si susseguono tra le esecuzioni di assassini e le storie vissute dai protagonisti o raccontate dal popolino sotto la forca.
Il Maestro cresce il proprio aiutante iniziandolo anche alla lettura e alla scrittura, così che il romanzo presenta una doppia stesura.
Una prima, in corsivo, fatta dall’aiutante alle prime armi, con un linguaggio spesso forte e colorito e una seconda riscrittura, quando oramai avanti con l’età su consiglio del suo analista, riprende in mano questa storia per fuggire dai fantasmi che ancora lo perseguitano.
Una visione assai diversa, a volte in contrasto con quella del proprio Maestro che vede il mestiere del boia come una vocazione, mentre per il buon garzone è solamente una scelta obbligata dalla quale fuggire alla prima occasione.
Gli eventi si susseguono tra le esecuzioni di assassini e le storie vissute dai protagonisti o raccontate dal popolino sotto la forca.
Il Maestro cresce il proprio aiutante iniziandolo anche alla lettura e alla scrittura, così che il romanzo presenta una doppia stesura.
Una prima, in corsivo, fatta dall’aiutante alle prime armi, con un linguaggio spesso forte e colorito e una seconda riscrittura, quando oramai avanti con l’età su consiglio del suo analista, riprende in mano questa storia per fuggire dai fantasmi che ancora lo perseguitano.
COMMENTO:
La
storia parla del garzone del boia che tra pezzi della sua vita e
racconti di esecuzioni costruisce il libro.
Leggendo
il racconto si nota che in base alla crescita del garzone esso
diventa più curato nell'esprimersi.
Ii
garzone era stato venduto al boia Mastro Titta poiché aveva una
gamba più corta dell'altra e il Boia si rivedeva in lui come
emarginato.
Si
potrebbe pensare che la figura del boia sia una figura cattiva quando
in realtà insegnerà il mestiere e come vivere la vita al garzone.
Il
contesto storico di questo libro è l'Italia del 800' e dal libro
possiamo cogliere il modo in cui veniva amministrata la giustizia.
Fin
da piccolo il garzone si farà domande sulla pena e la morte mentre
il boia con tranquillità svolgerà il suo lavoro.
Difatti
il Boia pensa e dice al garzone che anche se non fosse svolto da lui
lo farebbe un altro.
La
lettura non è molto scorrevole visti i termini dialettali,i passaggi
tra la storia del garzone e i racconti dei morti.
Infatti
ho preso un pò più di tempo per leggerlo visto che ho trovato il
testo un pò difficile e che implicava maggiore attenzione durante la
lettura.
Il
libro e la storia in sè sono molto interessanti e nonostante la
scrittura un pò più articolata appassionano il lettore.
Questo
libro avventuroso e ricco di crimini dai moventi più disparati sarà
una grande compagnia e un'ottima lettura per gli amanti dell'epoca.
Ve
lo consiglio? Si se siete amanti del genere o incuriositi dal periodo
storico.
VOTO:3½
\5
Buona
lettura,
Francesca
Nessun commento:
Posta un commento